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Stanco? No oggi no (cit.)

Ore 7.30 del mattino. Nella casa di Frettolandia.
Puffetta vuoi la mela di merenda?”
No mamma
la banana?
No
lo yogurt?
No mamma
e le ficchi in cartella il succo con un tronky. Oggi niente bio. Oggi nessun prodotto certificato dalle mamme di Perfettolandia. La sacra inquisizione-vegan mi verrà a cercare.
Ore 7.45 raggiungi la scuola per lasciarla al pre.
Arriva messaggio sulla chat di classe:
Le maestre chiedono di portare solo frutta a merenda fino alla fine della scuola
Lo sapevo. Lo sapevo, che hanno messo le videocamere in ogni casa per controllarci quando sgarriamo!
Lasci Puffetta a scuola, corri dal meccanico.
Parcheggi l’auto ed entri in modalità maratoneta, una delle quindicimila personalità che convivono con te nel tuo corpo, per riuscire ad arrivare in stazione.
Non collassi per il caldo e riesci addirittura a prendere il solito treno.
Ti auto applaudi per mezz’ora, nel frattempo speri di recuperare un colorito sano che non ricordi una fetta di melone.
Ovviamente non c’è posto a sedere.

Arrivi pimpante e fresca come una rosa, afflitta dai delicati temporali di questo periodo, in ufficio.
Entri dalla porta.
Appoggi la borsa.
Ti chiamano per una call urgente.

Non so perchè, ma mi sento particolarmente stanca.

Horror drama – Cose che accadono quando prendi mezzagiornata di ferie

Con ben una settimana di anticipo, ti sei permessa di avvisare che ti saresti presa il martedì pomeriggio di ferie per incastrare quei 5000 appuntamenti che avevi assolutamente bisogno di depennare dall’agenda da circa tre mesi.
Questo comporta che:
Appena timbri l’uscita dall’ufficio arriva una mail URGENTE che doveva essere pronta ieri. Eh peccato. Non ci sono. L’ho letta stamattina e sono saltata nello Stargate.
Torni a casa , scopri di essere in anticipo dieci minuti sulla tua tabella di marcia immaginaria, e ti metti a sistemare il box (senza ricordarti che il giorno prima avevi fatto addominali e glutei …ahi…ohi…’azz)
Ti tuffi in doccia e ne esci profumata, rilassata, estasiata e prendi un bel respiro di sollievo pensando che la giornata è terminata e ti cade l’occhio sulla vaschetta della tartaruga in letargo che… è scappata!!
NOOO DI NUOVO!!!!
E adesso come lo spiego a mia figlia!!
Inizia a cercare sotto la libreria. Niente.
Sotto il divano.
Sposti il mobile della tv.
Dietro lavatrice in bagno? Niente.
Panico.
Panico.
La casa diventa il set di un campo di battaglia di uno scontro tra orchi giganti e lupi mannari.
In camera mia?
Niente.
Eccola. Infilata a tetris tra il mobile della camera di Puffetta e il suo letto.
Spiaccicata sotto il letto che manco Houdini potrebbe batterla. Col mignolo a cercare di riprenderla, piegata in una posizione che il mio massaggiatore è meglio che non sappia mai.
Fatto!
Oddio.
Respiro.
Torni in cucina e …
Dove sono le chiavi della macchina!?
In borsa?
No.
Torniamo nel box.
Niente.
In cantina?
Niente.
Ho fatto due bidoni di spazzatura.
Rivoltiamoli.
Niente.
Ho già perso quelle di scorta.
Come faccio ora!?!?!

Eh niente. Le chiavi erano cadute in una borsa coi vestiti che non avevo ancora sistemato.

Ho bisogno di ferie dalle ferie.

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