Venerdì sera.
Esco stravolta dall’ufficio.
Distrattamente, camminando come zombie , guardo il binario del treno.
Faccio tutto il sottopassaggio, salgo sul binario.
Pannelli dei treni non funzionanti. Salgo sul treno di destra.
Scrivo alla mia compare dove sono seduta e che stranamente sono da sola.
Solo un piccione sulla banchina che mi osserva.
Il treno parte.
COME PARTE?
E’ presto!
Perchè parte?
Vado dal controllore, lo riconosco: è il ragazzino super tatuato che non vedevo da un po’sulla mia tratta.
Lui mi riconosce, mi fissa a bocca aperta per un po’ e poi gli viene da ridere.
ODDIO ho sbagliato treno.
“Scusa ma che treno è?”
“Bergamo”
E gli scappa una risata. Si contiene. Ci prova.
“E adesso come faccio?”
“Tranquilla ferma villapizzone”
“Ahh meno male”
Lui ci prova a non ridere, fissa la porta.
Poi non ce la fa più e scoppia in una fragorosa risata.
Inizio a ridere pure io.
Eh niente.
Comunque oggi ho preso il treno giusto eh!!
Ce l’ho fatta!
Speriamo nel ritorno………………..
un treno vale l’altro… più o meno 😀
ehehe
se ti leggo, vuol dire che il treno era quello giusto. Troppi pensieri, Laura. Riposati
magari!
non dirmi che hai toppato ancora il treno?