Dovremmo tornare tutti un po’ animali

Da qualche settimana covinvivo con due cavie.
Lady Oscar e Greta.
Due esserini piccini di cui non sapevo nulla sul loro stile di vita, finchè non siamo diventate coinquiline.
Sono animali timidi, paurosi che fanno fatica a socializzare con noi umani.
Ci vuole tempo. Pazienza.
Bisogna parlarci. Curarle.
Fermarsi. Sedersi per terra e coccolarle. Piano.
Perchè i movimenti bruschi le spaventano e corrono via.
Quando mi sveglio fischiano perchè vogliono la colazione.
Quando la ricevono ringraziano.
RINGRAZIANO.
Loro ringraziano. E vanno avanti un bel po’ a farlo.
Cosa che normalmente il genere umano ha scordato di fare.
Da’ sempre tutto per scontato.
Sono nate a maggio le piccine, oggi hanno 3 mesi.
Ieri gli ho costruito una nuova casetta. Comoda per loro e per me.
E per la prima volta Oscar non è scappata a nascondersi quando ha visto che volevo prenderla per metterla dentro.
E’ stata lì ferma. Guardandomi negli occhi.
Voleva esser presa in braccio.
Perchè ha capito che significa coccole.
Significa un giretto in terrazza.
Significa, che se fa caldo, gli riempio un catino d’acqua e giocano come se fossero in piscina.
Ha capito che non le farò del male.
Ha capito.
E presa in braccio ha fatto quel suono particolare, che un po’ ricorda le fusa del gatto.
E io ho capito.
Ho capito di essere esattamente come loro.
Ci vuole pazienza.
Perchè la fiducia si conquista con le azioni.

sopra Greta, sotto Lady Oscar :-)

sopra Greta, sotto Lady Oscar 🙂

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